Giovedì 16 marzo alle h. 16,30 nell’Aula Magna dell’Università, Potenza ha ospitato un evento culturale che sarebbe degno veramente di una capitale italiana ed europea della cultura (così come veramente degna di una capitale italiana ed europea della cultura è la mostra su Van Gogh a Vicenza). Di una capitale vera. Si tratta di un incontro pubblico con uno dei nomi più prestigiosi della filosofia a livello mondiale; la filosofa ungherese Agnes Heller. L’occasione dell’incontro potentino è stata una ‘Lectio magistralis’ sul tema: “Nuove e vecchie utopie”. Con un evento del genere a Potenza si sono toccati davvero i piani alti della cultura alta a livello mondiale. Dire in due parole chi è Agnes Heller è molto difficile. Posso dire intanto che fu una delle protagoniste intellettuali della resistenza ‘da sinistra’ al regime comunista in Ungheria. Una sinistra utopica, una sinistra umanista, però. Fu l’allieva prediletta del grande filosofo marxista Lukacs. In Italia, negli anni burrascosi dei movimenti di protesta giovanili, fu considerata dalla stampa italiana come la ispiratrice filosofica del movimento studentesco del ’77. Dopo quella fase, la Heller, che ha vissuto ed insegnato in Australia e poi negli USA (dove vive tuttora), ha scritto importanti libri sul postmoderno ed un libro che dovrebbe essere letto da tutti coloro che vaneggiano e straparlano di storia senza capirne neanche l’abc: ‘Teoria della Storia’. Se mi è consentito aggiungere una nota di tipo personale, mi è dispiaciuto averlo saputo in ritardo e di non aver avuto modo di essere presente perché, oltre a tutti i motivi di interesse culturale e filosofico che ho già esposto, ce n’è un altro di carattere del tutto personale; il mio primo libro mise al centro proprio la “teoria dei bisogni radicali” della Heller, quella che fece una gran fortuna a Roma, a Padova ed a Bologna, ma un po’ in tutta Italia nel 1977. Il mio libro è una proposta alternativa di carattere riformista alla teoria radicale dei ‘bisogni’ della Heller (Pino A. Quartana, Riformismo e Bisogni. Antonio Pellicani Editore, Roma, 1990). Tornando all’incontro potentino la celebre filosofa ha detto che “per porre domande filosofiche originali, devi avere esperienze storiche e sociali intense”. Piena di queste esperienze, dall’Olocausto alla persecuzione del regime socialista ungherese, dall’emigrazione prima in Australia poi negli Stati Uniti fino all’attacco terroristico dell’11 settembre, è stata ed è ancora la vita di Agnes Heller. Alla lezione hanno portato i loro saluti la Magnifica Rettrice dell’Università degli studi di Basilicata, Aurelia Sole, e il Presidente dell’Istituto degli studi filosofici – Sezione di Potenza – Ennio Ielpo, grazie alla cui collaborazione sono state organizzate le “Lezioni del Novecento”.
(P.a.Q.)