A Potenza esiste un luogo quasi totalmente sconosciuto e magico. Un luogo verde. Non è l’unico luogo verde in una delle due o tre città più verdi d’Italia, ma questo ha qualcosa di particolare. Pensate solo che su internet dove ormai si trova un link anche per il numero delle scarpette di uno sconosciuto calciatore di serie D di venti anni fa non esiste invece un solo link che parli di questo luogo ed anche le foto che abbiamo realizzato con Google Earth non lo fanno vedere bene. Un luogo magico ed incantato, un luogo che merita di essere scoperto (e lo facciamo, appunto, ora con questo articolo) e valorizzato. Lo ha fotografato il nostro collaboratore nonché bravo fotografo Michele Luongo e le foto che ci ha fornito parlano da sole. Acque che scorrono su cascatelle immerse nel verde più fitto. Chi ama certi climi celtici, gotici, nordici, autenticamente romantici, roba da Excalibur e da ciclo arturiano o giù di lì, ha trovato, a pochi chilometri da Via Pretoria e senza uscire affatto da Potenza e dal suo territorio comunale, la sua piccola Camelot a portata di mano. Di cosa stiamo dunque parlando? Bene, stiamo parlando delle davvero ignote cascatelle della ex Contrada Faloppa, ora contrada Rifreddo (comune di Potenza), un luogo bellissimo ma completamente nascosto della nostra città, carica, del resto, di varietà, di facce molto diverse e di incredibili contraddizioni. Per arrivarci bisogna prendere Via Rifreddo (che va, appunto, verso Rifreddo) imboccando la strada statale 95 che va a Laurenzana e ad Anzi. Dopo un pochino di strada bisogna prendere certi sentieri dove non c’è, purtroppo, nessuna indicazione. Non ci sono indicazioni anche per un motivo particolare (lo abbiamo scoperto solo con questo servizio giornalistico e fotografico). Incredibilmente, un luogo così incantato e romantico è proprietà privata ed il proprietario evidentemente non ha mai pensato di sfruttarlo, legittimamente, anche a scopo turistico e di relax per il tempo libero, magari facendosi pagare un piccolo biglietto. Le cascatelle sono ben quattro! Quella che vedete nel servizio giornalistico e fotografico è la foto della terza cascatella detta Sassolino. Ci è stato riferito che alcuni ci andavano anche a pescare ed a fare il bagno. Dista dal fiume Basento un chilometro o, forse, poco più e questo è un particolare interessante in vista del Parco Fluviale del Basento in quel benedetto giorno in cui sarà completato. Il discorso è ovviamente da approfondire nelle sedi opportune e ‘Potentia Review’ auspica che questa nuova attrazione, appena scoperta, possa essere fruibile facilmente non solo dai potentini, ma anche dai turisti.

POTENTIA REVIEW con la collaborazione di Michele Luongo (Foto di Michele Luongo).

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