Potenza comincia veramente a sorprendere perché negli ultimi anni sta emergendo come centro musicale di tutto rispetto, tanto più per il livello avanzato delle proposte musicali che da Potenza stanno partendo e che non si fermano certamente al solo ambito regionale, anzi lo travalicano ampiamente. L’ultimo articolo dove parlavamo del binomio musica-Potenza riguardava la incredibile (ovviamente in senso superlativo e positivo) partecipazione dei ragazzi potentini del Liceo Musicale ‘Gropius’, che hanno accompagnato il ‘mitico’ fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, nel pezzo ‘The Wall’ in occasione del concerto italiano della grande rockstar svoltosi a Roma al Circo Massimo nei mesi scorsi. Dedicammo un articolo a quell’evento. Ora, a distanza di qualche mese, ci occupiamo di nuovi fenomeni musicali provenienti dalla sempre più fertile ed avanzata scena musicale potentina. A Potenza sta nascendo un’altra stella della musica, almeno è quello che ci auguriamo. Non parliamo di Arisa che nella musica leggera italiana già lo è, non parliamo di Emanuele Basentini che nel jazz già lo è pure lui (ed a cui è dedicato un articolo proprio in questo stesso numero) e non parliamo neppure dei nuovi Alunni del Sole, la famosa formazione di musica melodica italiana tornata a nuova vita grazie al cantante e musicista potentino Vito Lisi (ne parleremo nel prossimo numero), ma vogliamo parlare di un duo di pop-rock elettronico, che sicuramente farà parlare di sé in ambito nazionale e speriamo anche internazionale (in un certo senso, già ci sta riuscendo). Vengono da Potenza anche loro e si chiamano ‘Lies of Love’. Il duo è formato da Enrico Condelli alle tastiere ed alla parte strumentale e da Nicoletta Pace, in arte Niha, che nella vita è anche la fidanzata di Eric, come singer. La voglia di condividere idee ed emozioni spinge Enrico Condelli (Eric) alla creazione di questa band. Inizia a suonare le tastiere sin da piccolo, crescendo e maturando in diversi gruppi di Potenza. Eric ama molto sperimentare spaziando tra melodie diverse, tra musica classica, rock progressive, musica elettronica, colonne sonore. Insomma; da Ennio Morricone ai Pink Floyd. La naturale predisposizione ed un “orecchio” innato lo hanno spinto sempre più ad affrontare la vera sfida: comporre proprie colonne sonore in grado di creare immagini nella mente dell’ascoltatore, ma anche arrangiare e rifare brani molto noti di grandi rock band internazionali. Eric regge da solo, grazie ad un buon sintetizzatore, che mostra di padroneggiare molto bene, tutta la parte strumentale del duo. La lingua musicale dei potentini Lies of Love sembra essere esclusivamente l’inglese ed hanno le loro ottime ragioni a seguire scrupolosamente questa linea. D’altro canto, Nicoletta Pace (Niha) coglieva lo stesso senso della musica, tramite l’espressione del proprio corpo, attraverso la danza. La passione per la danza le cela per anni un’altra dote, pronta a svelarsi come un diamante grezzo, e che insieme Eric e Nicoletta hanno scoperto: la sua voce. Tagliente e chiara come il cristallo, dona vita ai suoi testi che, enfatizzati dalla musica di Enrico, creano il mix emozionale dei Lies of Love. Ma non basta dire questo. Nicoletta è dotata di una voce veramente straordinaria, una voce che colpisce e meraviglia, in grado di cantare ‘pezzi’ di vera difficoltà addirittura senza temere confronti con l’originale. Grazie anche alle capacità di Eric di rifare brani famosi in maniera che li fa apparire come il top della perfezione, i ‘Lies of Love’ destano sincera meraviglia. Nel riproporre brani famosi dei Depeche Mode o di Bowie o dei Queen, quest’ultimi non sembrano più solo brani di un gruppo cover, di una cover band, per quanto abile. E’ il caso, per esempio, del celeberrimo Heroes di David Bowie, che nella interpretazione dei Lies of Love diventa quasi un’altra cosa. Ovviamente il brano è sempre quello ed è sempre ben riconoscibile ma qui finiscono le similitudini perché Heroes nella versione allestita dai giovani artisti potentini quasi sfida il principio di non contraddizione; resta quello di Bowie ma, al tempo stesso, diventa un’altra cosa. Una cosa bellissima. La Heroes dei Lies of Love perde tutto il suo calore ‘rock’, classico di Bowie, e diventa un qualcosa di molto rarefatto e raffinato. Dopo i primi secondi di introduzione, che fanno venire subito in mente il Peter Gabriel di Birdy o di Passion, il ritmo rallenta in perfetta simbiosi con le immagini del clip che ritraggono Potenza sotto una pesante nevicata a – 8 di temperatura. Proprio come l’inverno gelido rallenta i ritmi della natura e della vita, riducendola la vita stessa al minimo ed al silenzio, così accade alla Heroes rivista e rifatta dal duo potentino. Ma non è solo minimalismo. In questo minimalismo drammatico c’è un pathos romantico, seppur mitigato da una estensione vocale bellissima e dolce che ci riporta al pop di gran qualità. Una Heroes, quella dei Lies of Love glaciale, romantica, onirica, ricostruita o, meglio, decostruita con una sensibilità raffinatissima. Un’altra interessante questione da approfondire sarebbe quella di capire quanto le atmosfere di una città glacialmente romantica come Potenza abbiano influito, anche inconsciamente, nella formazione della sensibilità artistica dei Lies of Love, ma questo punto lo approfondiremo in un’altra occasione. Un’altra cosa che colpisce in questi giovani musicisti è la disinvoltura e la estrema naturalezza con cui si muovono nell’universo musicale del rock-pop anglosassone, come se fossero nati e cresciuti a Carlisle (tanto per dire di una delle città più nevose dell’Inghilterra, giusto per marcare maggiormente la similitudine con Potenza). Circa ottanta canzoni rifatte come cover band e tutte inglesi. Tutte su You Tube le trovate, amici lettori. Molte sono dei Depeche Mode, una delle grandi rock band inglesi e mondiali degli anni ’80.
A completamento dell’espressività artistica interviene Donato Sileo, film-maker lucano che collabora con molte società di produzione cinematografica e televisiva, tra cui la Shortcut Production, società di produzione di Maccio Capatonda & Company; è lui ad occuparsi della regia dei videoclip del duo potentino. Tornando un attimo alla passione di Eric e Nicoletta per i Depeche Mode (anche se come tipologia di band farebbero pensare piuttosto agli Eurythmics), va detto anche di un fatto che ha dato ai Lies of Love una gran bella soddisfazione ed anche un po’ di visibilità ad altissimi livelli. Il duo ha potuto gestire per un giorno la pagina Facebook dei Depeche Mode, potendo così inserire anche i loro video. A selezionarli sono stati proprio gli stessi Depeche Mode (ed il loro management) che evidentemente hanno apprezzato le qualità artistiche dei ragazzi di Potenza. “E’ stata una emozione fantastica – dicono Eric e Nicoletta – che ci ha consentito di moltiplicare le visualizzazioni dei nostri video. In pochi minuti abbiamo totalizzato tremila clic di fans da tutto il mondo”. Fans dei Depeche Mode che sono diventati anche fans dei Lies of Love. Ma forse la soddisfazione ancor più grande raccolta dai Lies of Love è stata quella di essere stati selezionati per far parte del film tribute dedicato a David Bowie, recentemente scomparso. Se è vero che il duo LL ancora è all’inizio della sua carriera, è pur vero che, grazie ai mezzi tecnologici di oggi come You Tube, è già abbastanza conosciuto e non solo in ambito locale, come si potrebbe facilmente pensare, ma addirittura in ambito internazionale. Infatti, la cosa più stupefacente è il numero di commenti che Eric e Niha raccolgono su You Tube ed il giudizio (ampiamente positivo) relativi ai loro video. Sono tanti, tantissimi i giudizi positivi sui LL e provengono da ogni parte del mondo. Ne citeremo solo alcuni, quasi a caso. Alexandra, una fotografa, scrive del video su ‘Heroes’: “Oh this is just stunning, it really is! You made this your own, one of the best covers of this song i have ever heard, thank you for sharing this with us, i have to subscribe now!” (“Questo video è stupefacente, davvero. Una delle migliori cover che abbia mai sentito”). DJ Scharry, un dj tedesco scrive: ”A wonderful interpretation of one of my all-time-favorites. The video is fantastic, too” (Una meravigliosa interpretazione di uno dei miei brani preferiti di sempre. Anche questo video è fantastico”). Un appassionato polacco, Marcin Izdebsky: ”Again and Again. Masterpeace Nicoletta” (“Sempre di più. Capolavoro di Nicoletta”). Aldo Garza dal Messico: “Beautiful version! I just discovered your YT Channel and I subscribed immediately. Great voice, great talent.” (Bella versione. Ho appena scoperto il vostro canale You Tube e mi sono immediatamente iscritto. Grande voce, grande talento”). Riccardo Ariodanti, Italia: “Davvero fantastica”. Pietro Osnaghi, Italia: “Forse perché Bowie ha rappresentato molto nella mia adolescenza, e questo pezzo in particolare, quindi per me è il migliore che hai interpretato Nicoletta”). Rociel dalla Malesia “Beatiful and unique arrangement” (Unico e splendido arrangiamento). Dal video della loro cover di “Zombie” (Cranberries), Bruno Domingues scrive: “Great version and tribute to the singer of Cranberries, who passed away today. You made it timeless!”. (Grande versione e grande tributo alla cantante dei Cramberries che è morta oggi. Ne avete fatto una versione senza tempo). Mesa’s artwork dall’Ungheria: “Amazing voice. Can’t stop to hear you” (Bella voce. Non posso fare a meno di ascoltarvi). Dalla Germania, Devotional Film: “This cover is more than perfect Very good…. Greetings from Germany” (Questa cover è più che perfetta… molto bene). Craig Whitford dagli USA: “
“Well done as always! I wish the band would get the “likes and subscribes” that you so very much deserve!” (Ben fatto come sempre. Vorrei che questa band ottenesse più ‘mi piace’ e più sottoscrizioni perché meritate molto di più). Bene, ci fermiamo qui. Andare oltre sarebbe inutile. Da questo campione di giudizi si capisce fin troppo bene che questi due potentini doc hanno, con il loro tipo di musica e con le loro indubbie doti, grandi potenzialità; una platea internazionale ben orientata a loro favore. Ce ne sono centinaia e centinaia di giudizi di questo tipo e da ogni dove, sparsi per i circa 80 video che i Lies of Love hanno disseminato su You Tube. Essere una apprezzata cover band però non basterà. Occorre mettersi in proprio al 100%, con brani propri. Abbiamo chiesto ad Eric ed a Nicoletta se intendono proseguire in questa direzione e loro ci hanno risposto che hanno cominciato appunto a intraprendere questa strada con il loro primo album che si chiama “Blind Dream” (Sogno cieco), uscito nel 2016 e poi con un singolo, “Reborn” del 2018. Il film Bowienext, nel quale vediamo, incredibilmente, i due ragazzi potentini intervistati subito dopo un ‘mostro sacro’ del rock come Rick Wakeman, il celeberrimo tastierista degli YES, è stato prodotto dalla RAI è stato girato maggiormente a Londra per permettere a Rita Rocca, la regista, di intervistare i più grandi musicisti che hanno collaborato con Bowie! Il film è un tributo collettivo al Duca Bianco (il soprannome che aveva David Bowie), fatto con vari video selezionati in tutto il mondo. Per i Lies of Love diventare musicisti di professione, entrare nei grandi circuiti della musica pop-rock (pop è un termine però non troppo adatto al loro profilo), con tutto quel che ciò comporta, sarebbe senz’altro un sogno, un sogno che speriamo per loro non sia cieco. Il loro secondo album è previsto per la fine del 2019 o inizi 2020. Qualche impressione ora sulla loro produzione originale. ‘Reborn’, il singolo del 2018, va nella stessa scia del genere di cui si sono proposti come interpreti. Buona vena compositiva. Nel caso dei Lies of Love non si nota, e non si nota semplicemente perché non c’è, il grande divario che solitamente si verifica quando un buon gruppo cover passa dall’eseguire i famosi e celebrati brani dei loro grandi miti ispiratori all’eseguire le eventuali proprie composizioni. Qui, non c’è affatto questa fastidiosa sensazione di scompenso e di inadeguatezza. Anzi, se un ascoltatore non fosse un perfetto conoscitore di tutta la produzione Depeche Mode, egli potrebbe facilmente pensare che i due giovani artisti potentini stiano eseguendo un altro brano cover. Volendola dire proprio tutta, si direbbe che con i brani d’autore dei Lies of Love anche i Depeche rinascano, che la loro musica rinasca, sia rinata (Reborn). Di buona qualità (ovviamente secondo gli standard della musica elettro-pop internazionale; i Lies of Love non sono giustamente disposti a scendere a compromessi verso livelli che non siano già i loro attuali e che sono già abbastanza alti) anche il singolo brano, ‘Blind Dream’, quello che dà il nome all’album. Certamente, ora a questi ragazzi spetterà il compito esaltante, ma anche molto impegnativo di tentare il grande salto nel grande circuito pop-rock nazionale ed internazionale. Per prepararsi ad esso, servirà rafforzare due fattori; a) il fattore creativo, producendo lavori e brani sempre più connotati da una impronta originale e, b) il fattore organizzativo, cominciando ad intraprendere delle vere e proprie tournée con tutto ciò che questo salto comporta (contratti con case discografiche, promozione, concerti in Italia e poi anche oltre). Comunque, la classe e le capacità per diventare un nuovo nome della musica italiana e, soprattutto, internazionale ci sono e siamo sicuri che qualcosa di decisivo, con ulteriori soddisfazioni e successi sempre maggiori, accadrà prima o poi.