Se la crisi di Potenza è morale e spirituale, prima ancora che politica ed economica, fatti salvi gli attacchi dall’esterno di cui avremo tempo ed occasioni infinite per parlare da qui in innanzi, la fuoriuscita da questa crisi da chi dipende veramente? Sono arrivato alla conclusione che, prima ancora che dall’atteggiamento dei rivali di campanile, prima ancora che dall’atteggiamento dei governanti della Regione Basilicata, prima ancora che dalle politiche del governo nazionale e prima ancora che dalla condotta dell’amministrazione cittadina, la soluzione della crisi dipenda dai suoi cittadini, in questo caso intendendo per cittadini coloro che la abitano e che vi risiedono, che non sono tutti necessariamente veri potentini, così come , al contrario, non è detto che tutti i veri potentini risiedano oggi a Potenza. La rinascita,quindi, dipende soprattutto da certi potentini, da quelli che stanno sempre a lamentarsi sui social network della loro città. Da quelli che sono i primi a propagandare i peggiori luoghi comuni e le peggiori immagini sulla loro città. Un detrattore esterno non potrebbe fare di meglio (o, di peggio, a seconda dei punti di vista). Potenza è la città più brutta d’Europa vanno ripetendo ed amplificando certi potentini, magari in buona fede,dimostrando una acriticità ed un autolesionismo spaventosi. Potenza la città più brutta d’Europa? Ogni volta che sento ripetere questa stupidaggine trasecolo. E mi chiedo sempre chi abbia potuto partorire una idiozia del genere. L’ho chiesto recentemente ad un mio concittadino residente e mi ha detto che la definizione è del regista cinematografico Giovanni Veronesi? Veronesi? Ma sapete chi è Veronesi, cari concittadini campioni di autolesionismo di immagine (e non solo di immagine)? E’ un regista seguace dell’attore comico Nuti, una specie di Vanzina toscano. Al suo attivo ha … ben noti ed indimenticabili capolavori del cinema italiano come…”Streghe verso nord” o “Manuale d’amore 2”, tutti puntualmente, anzi, ferocemente stroncati dalla critica. Vi sembra che con questo curriculum alle spalle possa essere uno come Veronesi ad esprimere giudizi così impietosi e determinanti sulla nostra città? Mi chiedo anche se questo Veronesi sia mai stato avvistato a Potenza. Non vi sembra un tantino più credibile, ad esempio, lo stilista Giorgio Armani (piacentino come San Gerardo), il quale, invece, a Potenza c’è stato davvero ed ha definito “bellissimo” il nostro centro storico? Non vi sembra un pochino più credibile una famiglia di instancabili viaggiatori di Torino, che, alloggiando per diversi giorni in un B&B della nostra città (lo sapete, mi rivolgo a certi potentini che sparlano, spesso, senza sapere le cose della loro città, che a Potenza esistono già ventuno B&B?), hanno scritto in un noto portale turistico quanto segue:
”Potenza è tutta bella anche se, purtroppo, non nota dal punto di vista turistico. Ma noi che ci siamo stati non possiamo non promuoverla al mondo”. Potrei continuare e, di tanto in tanto, mi divertirò a riportare altri giudizi di gente in gamba che per vari motivi visita Potenza e che, pur non trovandovi il Colosseo o l’Arena di Verona, pur mal guidata da albergatori che sono i primi che avrebbero bisogno di una guida alla città, la trovano di volta in volta originale, carina, interessante oppure proprio bella. Ho visto l’altro giorno sulla pagina Facebook dell’APT, il commento di un turista di Cuneo che la trova addirittura ‘stupenda’. Si tratta di visitatori che visitano Potenza senza tutta la zavorra opprimente di luoghi comuni e di schemi mentali basilischi. E’ tutta apparenza? A Potenza da diversi anni è in uso, e certi potentini ne fanno uso ed abuso, una espressione che recita così: Potenza città dell’apparenza con la quale si vuole dire che Potenza è poca cosa rispetto a quello che vuole dare ad intendere. Sotto taluni aspetti è molto probabile che sia così, però, l’espressione ‘Potenza città dell’apparenza’ può anche essere rovesciata e dare ad intendere che Potenza è molto meglio di quello che certi suoi stessi abitanti vogliono dare ad intendere. Scorrendo alcuni profili di Facebook ne ho individuati alcuni; si tratta di persone tutte ben garantite economicamente grazie alle possibilità di carriera burocratica che Potenza offre. Insomma, sembra che Potenza non sia al loro livello, alla loro altezza. Tanti fatti, e penso solo ai fatti più recenti, mi danno allora lo spunto per ripensare anche questo aspetto. Per esempio, solo nel corso degli ultimi anni a Potenza è venuta alla luce la Villa Romana di Via Parigi, uno dei rari reperti romani nella regione. Poi, nel 2008, scavando per i lavori del benedetto Nodo Complesso (da pochi giorni finalmente inaugurato e che già tante polemiche sta suscitando, ma di questo tema riparleremo in seguito) viene fuori una fattoria lucana del IV secolo a.C. che costituisce un’altra traccia archeologica importantissima e che, si spera, potrà aggiungersi presto in termini di fruibilità alle altre attrazioni storico-turistiche della città. Inoltre, proprio in questi giorni (ne parlo in questo stesso numero di oggi di ‘Potentia Review’) ho scoperto delle cose molto interessanti su un quadro custodito presso la nostra Chiesa di Santa Maria del Sepolcro. Non è poco, tutt’altro. Ma tutto ciò, ed altre cose, non toccano minimamente i professionisti dell’autolesionismo cittadino quelli che ‘A Potenza non si fa mai niente’, ‘Potenza non c’è niente da fare o da vedere’, ‘Dicono che Potenza è brutta’ e via di seguito. Una lamentazione nevrotica infinita ai danni della propria città o, più semplicemente, ai danni di una città che è solo, come dice Lucio Tufano, la loro sede legale o il loro sportello di bancomat. E allora, come nel caso del detto sull’apparenza, mi viene un sospetto; non sarà che, invece, sono certi potentini a non essere all’altezza della loro città o della città che abitano?
PINO A. QUARTANA
C’è anche la bellissima chiesa di San Michele, la Torre Guevara, le porte ancora in piedi…..
Prendiamo ad es. la festa di San Gerardo…in altre città queste rievocazioni storiche (a volte inventate di sana pianta dall’oggi al domani) attirano migliaia di turisti a Potenza attira solo gli ambulanti…buttati in via Pretoria…
il problema è la scarsa pubblicità e anche le infrastrutture…arrivare a Potenza è davvero un dramma.
Bisognerebbe sponsorizzare di più la città, portarla alla ribalta nazionale e anche internazionale, affidare la sua immagine a qualche azienda specializzata in queste cose, magari investendo qualcosa potrebbe esserci un buon ritorno.
Per un elenco finalmente esaustivo delle attrazioni di Potenza i lettori possono riferirsi all’articolo pubblicato sempre su ‘Potentia Review’ in data 25 aprile scorso dal titolo “Sedici cose da vedere e da fare a Potenza”. Se avessimo considerato, ad esempio, come fa la gentile lettrice Marilena, tutte le singole emergenze storico-artistiche saremmo probabilmente arrivati a ventiquattro-venticinque attrazioni.
Condivido in pieno il tuo pensiero, Potenza non è assolutamente brutta! Io viaggio davvero tanto per motivi di lavoro e posso dire di aver visitato davvero tante città italiane, Potenza ha sempre il suo fascino, sobrio, tipico di una città d’altura con un centro storico molto carino e tanti posti in giro per la città che forse meriterebbero di essere ammirati di più soprattutto dai Potentini visto che quasi tutti i miei amici che hanno visitato la città l’hanno trovata molto speciale.
E’ esattamente la nostra stessa percezione supportata non dagli anatemi tribali dei basilischi ma dalle testimonianze concrete dei nostri collaboratori e dei nostri conoscenti che ci hanno riferito centinaia di giudizi più che lusinghieri sulla città ed in particolar modo sul suo caratteristico centro storico espressi dai turisti che hanno visitato Potenza. Uno dei più illustri è stato Giorgio Armani (vedi l’articolo apposito). Anche noi della redazione di ‘Potentia Review’ abbiamo viaggiato molto e visitato tante delle altre città italiane, specialmente del Centro-Sud e quindi i confronti li facciamo a ragion veduta, sapendo bene quel che diciamo, al contrario dei miseri diffamatori di professione di questa città, i basilischi.
Come ti faccio notare, anche tu hai contato qualcuno con buoni giudizi da contrapporre ad altri che hanno un giudizio diametralmente opposto. Bisogna essere imparziali e non legati sentimentalmente per dare un giudizio. Io non sono di Potenza e ti confesso che la odio per il solo fatto che sento a pelle che mi rifiuta. Per i forestieri è il luogo dove è difficile arrivare, dove è impossibile parcheggiare, dove è un dramma muoversi se si è a piedi, dove le relazioni sociali sono quelle degli uffici pubblici, tolti i due cortei storici, dove il centro storico bisogna immaginarlo ma per ora è un tappeto di auto, dove non c’è speranza che i potentini costruiscano a valle un centro direzionale in cui trasferire tutti gli uffici pubblici ed inizino a concepire loro stessi come una comunità di famiglie e non una comunità di uffici. Potenza è brutta perchè si percepisce la tracotanza delle strutture pubbliche sull’urbanistica, sugli spazi pubblici asserviti allo scopo burocratico. Allora iniziate a fare autocritica e buttare a mano i responsabili del disegno urbano che ancora compiono brutture pazzesche nelle zone di espansione. Rifletti. Sul viale sotto la Regione, bei palazzi nuovi con i negozi a piano terra, ma mancano i marciapiedi che costeggiano tutto il viale; il verde è quasi zero, bisogna uscire a piedi sulla carreggiata stradale per poi rientrare n un altro isolato. Ciò esprime bene la mancanza di speranza di una città, o di una comunità. Magari iniziate ad essere più ospitali pensando anche ai forestieri che vorrebbero,venire a Potenza, sarebbe un buon inizio.
Il tuo è un giudizio molto generico e soggettivo e che mette insieme tanti diversi aspetti slegati tra di loro. Potenza è già troppo proiettata verso le zone basse. Il problema che i potentini denunciano è esattamente il contrario di quello a cui ti riferisci tu. A Potenza si leva a gran voce la richiesta di far tornare qualche struttura nel centro storico. Per quanto riguarda l’accoglienza, non so se altre città, specialmente del Sud, siano più accoglienti o no di Potenza. Certo è che Potenza è una città fredda di clima e forse non solo di clima. I potentini sono freddi anche tra di loro. Ma, al tempo stesso, è una città capace anche di grandi slanci passionali, di ospitalità e di empatia verso chi viene da fuori. Possiamo concordare sul fatto che sia una città contraddittoria. Ma tutto si spiega anche con la sua collocazione, col clima, con la storia. E’ una città situata al centro del Sud, ma con caratteri, al tempo stesso, assolutamente non mediterranei.